Poi l'occhio appesantito cade sull'etichetta romboidale. Uno dietro l'altro, scorrono le diciture, l'indirizzo e gli ingredienti che, grazie alla sensibilità del signor Paluani, non sono modificati geneticamente. Menomale.
Ma l'occhio appesantito stranamente inciampa nell'etichettina autoadesiva: quella che dà i numeri. La scansione automatica rileva una minuscola scritta, tra i caratteri più grandi. Le pupille si bloccano all'istante. Zoom e macro.
La parolina stampata con inchiostro più leggero è... Polonio!
Lo sguardo bovino si marmorizza. Sento distintamente il rumore della mascella inferiore che piomba sul pavimento: clunk!
Ri-zoom e ri-macro. Il Polonio è sempre lì.
Guardo Marcella basito, con quel mezzo sorriso mio peculiare che mi pirlizza in modo definitivo.
Balbetto Popopopololololoninininio e ho un lieve mancamento. Mi sento tanto Litvinienko ma senza la misteriosa aura della spia che viene dal freddo. I brividi però ce li ho.
Marcella mi dice: dai chiama il Paluani, così ti togli il dubbio. E mi passa il cordless. (Le donne sono pragmatiche in ogni circostanza.)
Faccio il numero e in stato di trance bofonchio qualcosa. Dall'altra parte la receptionist con spiccato accento veneto mi dice che mi passa i commerciali. E che ci faccio io coi commerciali? A me come minimo mi serve il cern al completo.
Marcella mi sorride materna e comprensiva, poi torna a fare i minicaretti. (Invidio la sua calma incosciente.)
Finalmente i commerciali si materializzano nella voce di una donna che, dopo aver ascoltato i miei balbettii, cerca di tranquillizzarmi dicendo che non devo preoccuparmi perché il Polonio Paluani è una codifica interna e non c'entra nulla con quell'altro Polonio: insomma il Polonio Paluani è buono e fa bene. Dice anche che non sono il primo consumatore spaventato che li chiama. Beh, sottolineo, con la salute non si scherza: il Polonio è sempre il Polonio, mica noccioline.
Alla fine la ringrazio perché è stata molto gentile ma, aggiungo e consiglio, codifiche così inquietanti è meglio non scriverle mai più. Mi raccomando, concludo, lo suggerisca ai suoi colleghi: che d'ora in avanti usino codifiche più rassicuranti, tipo: farfallina, cinciallegra, orsacchiotto. Comunque, il panettone è davvero ottimo, lo dica al signor Paluani.
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