martedì 2 marzo 2010

barlafusi a)

io sono uno che volevo scriver invettive disgusti avverso litalia contemporanea miopaese miapatria bistrattata lepessime persone ebarbare inessa dedite allacorruttela allaccumulo allosperpero allinculare ilprossimo purché stanbene lorsignori lorcorti leccacule ma incontestabili eventi destrema consonanza allintimo miosentire mipremono ascriver daltro che espongo diseguito acominciare dalluogo viaboccaccio sestosangiovanni stamattina enumero lestopasso lebotteghe dicommercio pizzeria giornaleria osteria macelleria farmacia ecosìvia finalla cartoleria chenonvedo più sparita dissolta svanita unanziana magra dalsorriso gentile discreto daltritempi giocattoli daltritempi vendeva nelpiccolo negozio codorava distantio ecancelleria minuta finita questastoria salto inviapecchio milano barjava allora dipranzo entra unadonna adarco testapiegata vestita congusto dabbinamento deicolori bianca lagiaccavento bianchi iraccolti capelli rosselabbra difiamma due enormi perle ailobi allora ladonna difine espressione neimodi educata saccomoda altavolino subito lacida puzza durina riempie ilposto costringe allasmorfia glimpiegati taglia ilrespiro neipolmoni labarista apre laporta commaschera dischifo escuse agliabituè lasignorile closciarda ordina dolceacqua poidopo esco nellaria tiepida ilsole raggiallegro aleggeri pensieri invita. non so voi.

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