venerdì 30 ottobre 2009

barlafusi alvolo

io sono uno che mipiace volofabio ognimattina aradiodigei dallenovalledieci lascolto collauricolare delnokia immacchina maiascoltarlo tuttocompleto riesco volofabio scendo ilmetrò sesteffesse novetrentacirca sotterra nonprendo più londa radiologica perdopezzi di volofabio tuttidì midolgo perdenza dopo perdenza poidopo disera scarico lemmelemmepitre stipezzi tutti di volofabio perduti vabene uguale ascoltarli disera stipezzi congusto calmo adesso presempio incollo stapoetica letta tempofa da volofabio nonricordo quantofa falostesso lapoetica nonnerisente malinconica nostalgica damorfinito damore abbisognando noi ognimomento “ilfuturo” sintitola di iuliocortazar queltipo lìsotto colgatto

E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menu,
o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo”
delle sotterranee,
nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.

Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
né ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all’angolo della strada mi fermerò,
a quell’angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
né qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
né là fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
e quando ti penserò, penserò un pensiero
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.



parmi iuliocortazar e ilgatto sassomiglino. non so voi.

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