mercoledì 3 dicembre 2008

Il salmone urbano

Ore otto e cinquanta, cammino in viale abruzzi.
All'altezza dell'incrocio con via pecchio attraverso la carreggiata per andare in piazza aspromonte.
Mi trovo nel mezzo del viale, dove hanno ricavato un parcheggio tra le due file di platani (son platani? non so bene).
Una macchia grigia in movimento sopra il tetto delle auto che rotolano in piazzale loreto calamita i miei occhi occhialuti.
In un nanosecondo aggiusto la messa a fuoco, lo sguardo sempre appiccicato al plumbeo guizzare.
Eccolo, nitido.
Cazzo.
E' un piccione.
Un piccione che risale il fiume di auto dirette allo slargo.
Sta pochi centimetri sopra le lamiere, il piccione.
Prima o poi impatta, mi dico.
E invece no.
No, il piccione controcorrente va sicuro.
Il piccione divertito di zigzagare tra i suv, i furgoni, il bus e la sirenante crocerossa.
Che abilità, che traiettorie, che sfili questo salmone volante.
Strana specie urbana che io guardo ammirato.

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