giovedì 26 aprile 2007

Barlafùs: nebbia fitta in val padana

Oggi pomeriggio, disponendo di un'orata, ho raggiunto la biblioteca di Monza.


Esposto il barlaproblema al bibliotecario occhialuto e con principio di calvizie, ho dovuto aspettare che il medesimo scansionasse lungamente il proprio terminale prima di ricevere l'utile indicazione


Con precisione balistica che avrebbe suscitato l'invidia di un cecchino serbo ecco il mio target: sala di consultazione, scaffale 457, CHE VOC.


Mi fiondo.


Erano circa vent'anni che non mettevo piede nel salone della civica biblioteca monzese. Poco è cambiato nell'arredo; nulla nell'atteggiamento dello studente frequentatore: che forse legge e scrive ma certamente studia con profitto chi entra, chi esce, chi gli siede accanto o a un tiro di sguardo.


Poiché ero accompagnato da figlio nipote e mia sorella ho fatto in fretta, tenendo a freno la memoria che cominciava a ripopolare il luogo.


Ecco dunque quanto ho scoperto intorno all'origine del barlafùs.


Dal Vocabolario Milanese, Ristampa Anastatica della Meravigli Editrice, il curatore Cherubini Francesco, così chiosa:


Barlafùs (che anche dicevansi ant. Bernafùs) s.m.pl. Tresche. Ciarpe. Masserizzuola. Sferra. Miscea. Ciscranna. Gaballo. Arnesi per lo più vili e vecchi, stracci, bazzecole. Una quantità di barlafùs si direbbe ciarpame.


Barlafùs uomo a casaccio


Barlafùs pl. (gergo) masserizie


Orpo, mi dico. Ma dove mi si vuol portare?

Poi, consulto il Banfi Augusto, che conferma:


Barlafùs uomo a casaccio Barlafus d'on fioeu, uno scapatello di fanciullo.


Ma anche:


Barlafùs per Baravaj Coserelle di poco pregio... Imbarazzi: di banchi, casse, scatole di cartone, arnesi logori e smessi che siano su solaj.


Infine, dal Dizionario storico dei gerghi italiani (dal 400 ad oggi), Ernesto Ferrero mi titilla così:


Barlafùs I testicoli, nel milanese del Porta; lett. in dialetto (anche piemontese) ciarpame, cianfrusaglia, vecchi arnesi non più utili (Baravaj)


I testicoli del Porta, l'uomo a casaccio, le masserizie...ma l'uomo inaffidabile, quello con i piedi nudi o con i piedi per terra che fine hanno fatto? Dove si son perduti?


Spero di avere ancora tempo per approfondire il mistero. Dovrei forse frequentare qualche ricca biblioteca milanese (dialettale).

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