sabato 17 settembre 2005

Sulle ali del ricordo

Il mio amico Stefano, classe ’58, professione: pilota Alitalia. Di passaggio a Linate, per una visita medica, ieri pomeriggio è venuto a trovare i genitori che abitano nel quartiere. “Tete” non è cambiato affatto, è uguale a come me lo ricordo: fisicamente immortalato nella mia istantanea mentale fine anni ’70, solido ma con venature da simpatico cazzeggione. In più è abbronzato.
Quanti giochi giocati, inventati, costruiti insieme! Un catalogo che farebbe sparire il toys center. Tento un lacunoso elenco:
il g-joe, il bruciapista, il trenino, le biglie, i soldatini, il baseball, il carrellotto, i bussolotti, l’oklaoma, il view-master, l’aereomodellismo sia statico che dinamico, il traforo, il boomerang, le cartoline sui raggi della bici, il termotraforo, il piccolo chimico, l’hockey, la lippa, il lancia elastico, la caccia alle lumache rosse, la pesca delle lucertole, le capanne, la mitica teleferica che univa i nostri balconi con una fune di 25 metri tirata sopra il giardino condominiale.
E poi alcune passioni: la montagna, i fossili, le uscite col prof. Desio (Ardito), un po’ di oratorio, la moto. E poi qualche scoperta proibita dell’età: le sigarette, i giornaletti porno… E poi…e poi si cresce, si cambia scuola, si cambiano le frequentazioni. Ma gli amici rimangono amici. Oggi “Tete” ha una bella famiglia: Imma, la moglie napoletana e due figli adolescenti. Vive nei pressi di Bracciano, in una casa colonica che non riesce mai a finire. Quando vola e può passare sopra Monza e il quartiere, ci saluta sempre, ma, dice, noi non lo ricambiamo mai.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Figurati che nei miei ricordi, Stefano è sempre stato "stette".
Sono sveglio devo dire, non ci ho immpiegato tanto: 40 anni :)
Cià - Demiomelgio

marco fossati ha detto...

in effetti, ora che mi ci fai pensare, usavamo anche il nome "stete"...è una bella disputa filologica. l'interessato mi parlava di "tete" e "tetaccio". mi viene da dire che alla lunga non solo il tempo uccide ma anche la memoria deforma parecchio.