giovedì 17 marzo 2005

Mostri condominiali

E’ stato il mio ballo delle debuttanti: la mia prima riunione di condominio. E’ cominciata alle 21, è terminata a mezzanotte. Pensavo di assistere a qualcosa di cruento: a duelli all’ultimo capitolato, alla lapidazione dell’amministratore, a spietate esecuzioni sommarie di condòmini innocenti, a gambizzazioni di massa…invece, invece è andata bene. Al termine della riunione, mi è stato riferito che i mestatori di professione e gli incazzosi perditempo erano assenti per cui tutto si è svolto in modo accettabile e persin civile.
Solo un episodio merita la mia segnalazione. A causa di alcune panchine ballerine che troppo spesso vengono a trovarsi sotto la medesima finestra (con conseguente ineducato schiamazzo anche in ore inusitate), due anziane condòmine si sono garbatamente apostrofate: l’una essendo stata pubblicamente accusata, l’altra essendo la vittima delle vessazioni panchinare da un biennio. La condition condominiale (per dirla con André Malraux) è un meccanismo perverso: vuole che si percepiscano sacrosanti appelli al rispetto e alla buona educazione come offese rivolte a tutto l’albero genealogico, da lavare col sangue. Qui ho visto ciò che lo scrittore Robert L. Stevenson ha così abilmente descritto ne Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde: la trasformazione di esseri ordinari e ordinati in esseri dominati dall’istinto maligno. Tra le due signore (e famiglie) si prospetta dunque una lunga, logorante, sotterranea inimicizia? Vi terrò informati: stay tuned!

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